Nuovi imbrattatori all’opera a Montorio e dintorni
500,00 euro la sanzione prevista dal Comune di Verona per i vandali
Il Decreto Legge 20 febbraio 2017 n. 14 prevede per gli autori l’obbligo di ripristino e ripulitura dei luoghi
Nelle ultime settimane sono comparse, sui muri delle case a Montorio e dintorni, nuove scritte realizzate da vandali imbrattatori. In particolare sono riconoscibili alcune “firme” che abbiamo fotografato e rendiamo disponibili affinché tutti le possano analizzare, anche le forze dell’ordine, che, ci auguriamo, potranno utilizzarle per creare una sorta di “identikit” utile a risalire più facilmente ai vandali.
Il comune di Milano attraverso questo sistema di riconoscimento ha costituito una banca dati delle tags, cioè delle firme dei graffitari: la polizia di Milano attualmente ha già raccolto circa un centinaio di nomi. Per alcuni di questi vandali sono già partite azioni penali, anche senza la flagranza di reato. Uno strumento che mette letteralmente al muro i writers più accaniti, abituati a lasciare sempre la loro firma sulle pareti.
Auspichiamo che per la ricerca degli autori vengano utilizzate anche le immagini delle telecamere presenti. Ricordiamo che i vandali hanno operato a Montorio nella zona di piazza Buccari anche nella notte tra sabato 09 luglio e domenica 10 luglio 2022, mentre altre scritte sono comparse nella notte tra sabato 2 luglio e domenica 3 luglio.
Ricordiamo che la scritta “SEO”, oltre che sui muri a Montorio è presente sulla strada provinciale n. 35 che sale in Lessinia quasi fino a Trezzolano. E’ presente a Mizzole, a Ponte Florio, ad esempio sulla pensilina degli autobus, sui muri della caserma Duca e anche sui muri della Villa Valverde in via Da Legnago. Tra le aree deturpate dalle nuove scritte anche le antiche mura della villa degli Scaligeri in via delle Logge.
Ricordiamo che comune di Verona ha dichiarato guerra agli imbrattatori. La Giunta del Comune di Verona, con la Delibera n. 287 del 6 agosto 2008 ha elevato a 500,00 euro la sanzione prevista dall’articolo 16 del Regolamento di Polizia Urbana, applicabile sia se l’edificio deturpato sia di proprietà pubblica che privata.
Ricordiamo quanto prevede l’articolo 16 del DECRETO-LEGGE 20 febbraio 2017, n. 14 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle citta’ (convertito con modificazioni dalla L. 18 aprile 2017 n. 48 in G.U. 21/04/2017, n. 39):
nell’ambito degli interventi per il decoro urbano, ‘articolo 16 integra la formulazione dell’art. 639 del codice penale (Deturpamento e imbrattamento di cose altrui) per combattere, in particolare, il fenomeno dei writers. Viene stabilito che, se il reato è commesso su beni immobili, su mezzi di trasporto pubblici o privati o su cose di interesse storico o artistico il giudice (il giudice di pace se l’illecito riguarda beni mobili; il tribunale negli altri casi) può subordinare l’applicazione della sospensione condizionale della pena all’obbligo di ripristino e ripulitura dei luoghi oggetto dell’illecito. Analoga misura è adottata nei confronti dei recidivi per il medesimo reato. Qualora tali operazioni non siano possibili, per la concessione del beneficio può essere disposto dal giudice: l’obbligo di corresponsione delle spese di ripristino e ripulitura o di rimborso di quelle già sostenute; la prestazione di attività non retribuita a favore della collettività (con il consenso dell’interessato), sulla base delle modalità indicate nella sentenza di condanna, per un periodo determinato comunque non superiore a quello della durata della pena sospesa ex articolo 165 del codice penale.
Nel caso di monumenti storici o edifici di particolare pregio è prevista la possibilità di denunciare gli autori delle scritte. L’articolo 16 del Regolamento di Polizia Urbana prevede infatti che è proibito danneggiare, deturpare, imbrattare con scritti, affissioni, disegni o macchie gli edifici pubblici o privati, i monumenti, i muri in genere, le panchine, le carreggiate, i marciapiedi, i parapetti dei ponti, gli alberi e qualsiasi altro manufatto.
Non sempre gli imbrattatori restano impuniti. Nel 2016, quattro ragazzi italiani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, sono stati fermati e denunciati dai Carabinieri per aver imbrattato impianti di comunicazione e pubblica utilità nei pressi della linea ferroviaria nei quartieri di Santa Lucia e Golosine
I proprietari delle abitazioni danneggiate dalle scritte sono furibondi: serve un’azione educativa – preventiva. Molti chiedono che, se individuati, siano gli stessi imbrattatori a risarcire il danno, con l’obbligo di ripristinare tutte le pareti rovinate, anche perchè, altrimenti, a norma dell’articolo n. 16 del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Verona sono i proprietari degli edifici che a proprie spese devono intervenire per il ripristino dell’intonaco.
Regolamento di Polizia Urbana
Art. 16 Deturpamento di edifici pubblici e privati Senza pregiudizio per le sanzioni penali, è proibito danneggiare, deturpare, imbrattare con scritti, affissioni, disegni o macchie gli edifici pubblici o privati, i monumenti, i muri in genere, le panchine, le carreggiate, i marciapiedi, i parapetti dei ponti, gli alberi e qualsiasi altro manufatto. Qualora i proprietari o i locatari o gli utenti degli edifici, o chiunque altro abbia interesse alla cancellazione, non provvedano tempestivamente, e comunque entro 48 ore dalla constatazione, alla eliminazione dei deturpamenti di cui al comma precedente, tale operazione potrà venir eseguita di ufficio senza obbligo di preavviso. Nei casi urgenti per motivi di ordine, di decoro o di opportunità, il Comune potrà provvedere alla immediata eliminazione dei deturpamenti. Resta in ogni caso a carico degli interessati provvedere a ripristinare, a propria cura e spese, l’intonaco, le tinte e comunque la superficie dei manufatti.
Link:
L’Arena di Verona 19/11/2013 – Scritte sugli edifici, indagini a Montorio
Imbrattano durante la notte: scatta la denuncia per 4 giovani – 10 marzo 2016
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