Riapertura termini del Bando previsto dal PNRR per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale del Veneto
Sono riaperti dalle ore 9:00 del giorno 15 luglio 2022 sino alle ore 16:59 del 30 settembre 2022 i termini per la presentazione delle domande per l’utilizzo dei fondi per l’attuazione dell’Investimento 2.2 del PNRR, “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” è stata prorogata (DDR n. 201 del 30.06.2022)
Il bando prevede l’utilizzo di circa 43 milioni di euro derivanti dai fondi del PNRR per il finanziamento di almeno 290 interventi di recupero di: insediamenti agricoli, fabbricati, manufatti storici, ville venete, elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, sia pubblici che privati, presenti nel territorio regionale.
Si tratta di una misura di finanziamento dedicata ai privati che hanno beni:
– di proprietà di soggetti privati e del terzo settore o da loro detenuti a vario titolo
– di proprietà pubblica di cui i soggetti privati o del terzo settore abbiano la piena disponibilità, con titoli di godimento di durata pari almeno a 5 anni.
Il Bando attua l’Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” del PNRR in Veneto
Obiettivi:
– recuperare, conservare e valorizzare gli edifici storici rurali, i beni materiali e immateriali
– tutelare il paesaggio rurale
– restituire alla collettività un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile
– promuovere iniziative legate al turismo culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale
A CHI È RIVOLTO
I soggetti che possono presentare domanda sono persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria.
Cos’è il patrimonio rurale
Edifici e insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio.
Natura degli interventi
– risanamento conservativo e recupero funzionale, coniugati anche a interventi per miglioramento sismico, efficienza energetica, abbattimento barriere architettoniche
– manutenzione e ripristino del paesaggio rurale
– allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici
E’ escluso l’uso ricettivo
Tipo di beni
– immobili, appartenenti alle tipologie di architettura rurale:
a) dichiarati di interesse culturale (con decreto ministeriale ai sensi del D.lgs. n. 42/2004)
b) oppure con più di 70 anni (censiti o classificati dagli strumenti regionali e comunali di pianificazione territoriale e urbanistica)
– spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e aree produttive agro-silvopastorali (che siano componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali)
– non localizzati nei centri abitati
– situati sul territorio veneto
– edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (Ville Venete, casoni, mulini ad acqua o a vento, frantoi, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati
nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati
– strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, granai, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili)
– elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali (roccoli, ecc…)
Consulta il bando e le modalità di presentazione delle domande