I QUADERNI DELLA DORSALE: CONOSCIAMO I NUOVI AUTORI – BARBARA SALAZER


La quarta edizione de I Quaderni della Dorsale riserva anche quest’anno molteplici  sorprese, che vale la pena di conoscere direttamente dalla voce degli autori, che grazie al loro prezioso impegno e alla loro competenza hanno permesso la realizzazione di questa pubblicazione. Un gruppo che nel corso di questi quattro anni è cresciuto e ha saputo condividere con entusiasmo e fiducia questo progetto. Ringraziamo di cuore gli autori già presenti nelle scorse edizioni: Stefano Magrella, Gabriele Alloro, Alessandra Scolari, Ornella Ambrosi, Gianluca Franchi, Antonella Fiori e presentiamo con molto orgoglio i nuovi arrivati. 

BARBARA SALAZER
GINO ANSELMI: BUONO COME IL PANE

Che strade hai percorso nella tua vita?

Troppe strade per raccontarle tutte. Sono nata a Montorio ma cresciuta per le strade difficili di Santa Lucia negli anni Settanta. Ho studiato lingue all’istituto Einaudi e poi Economia a Verona ma era un mondo troppo piccolo e sono scappata a New York per qualche anno. Al mio rientro, nel 1993, ho trovato impiego in banca e per anni ho girato il mondo per lavoro ma anche per passione. Ora ho un incarico più tranquillo e le mie strade sono tornate tutte veronesi. Ma non mi fermo mai, cerco sempre un nuovo angolo a cui svoltare per trovare qualcosa di nuovo.

Perché ti piace scrivere e perché senti l’esigenza di farlo?

Mi piace ascoltare le storie della gente comune, mi piace inventare i dialoghi dei passanti per strada, mi addormento con un racconto in mente e a volte mi sveglio con un finale pronto e, semplicemente, devo scriverlo. La scrittura è dentro di me da sempre, le mille facce e storie collezionate in tutto il mondo finiscono nei miei racconti brevi, alcuni dei quali sono stati finalisti in concorsi nazionali e pubblicati in antologie. Scrivere mi serve a trovare l’equilibrio tra un lavoro ammantato della logica dei numeri e la mia parte creativa e libera, il mio mondo inventato.

Che cosa racconti in questa edizione de I Quaderni?

Ho voluto narrare una sorta di storia di famiglia, un concetto che credo trascenda l’albero genealogico in senso stretto. Ho parlato di quello chi per me è sempre stato il “nonno” Gino, anche se in effetti era soltanto il vicino di casa di mia nonna. Proprietario con la moglie del panificio sul ponte dell’Olmo, Gino Anselmi ha attraversato un periodo storico difficile durante e dopo la Guerra, reinventandosi più volte per sopravvivere e restando sempre allegro. È una figura positiva, in un certo senso un personaggio storico di Montorio che meritava un riconoscimento, anche perché tutti coloro che ho intervistato per scriverne dicono di lui che aveva un sorriso e un aiuto per tutti.

Una frase che ti rappresenta?

La libertà non ha alcun senso se non include la libertà di commettere errori. È del Mahatma Gandhi e mi serve da monito a perdonare me stessa, almeno qualche volta.

SERATA DI PRESENTAZIONE DELLA QUARTA EDIZIONE DE’ I QUADERNI DELLA DORSALE
LUNEDI’ 5 DICEMBRE ORE 20:45

Presso Sala Giovanni Paolo II Montorio

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