Convocata ‘Tavola tematica’ per la tutela e difesa torrente Squaranto e fiume Fibbio


La ‘Tavola tematica’ si svolgerà il giorno 30 gennaio 2023 alle ore 20,30 presso la Sala Polifunzionale “Papa Giovanni Paolo II” in piazza delle Penne Nere, 2 a Montorio


     

L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, è promosso dalla Circoscrizione 8^ e dal Consigliere Regionale Enrico Corsi, vuole dare avvio ad una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema della gestione e conservazione dello Squaranto e del Fibbio, in collaborazione con istituzioni cittadine, enti regionali di competenza e associazioni del territorio.

Due saranno gli estremi della conversazione, che avrà al centro il tema dell’emergenza climatica e la gestione delle risorse idriche: da un lato l’alluvione e lo straripamento, dall’altro la siccità e il prosciugamento. Parte del confronto verterà sul tema della manutenzione e gestione degli stessi e mirerà a stabilire interventi necessari in modo prioritario e programmatico. L’incontro coinvolgerà anche gruppi e comitati del territorio.

Ricordiamo che sono passati 9 anni dall’ultima terribile ondata di piena del progno Squaranto: 16 maggio 2013.

Per chi si fosse dimenticato ciò che è successo il 16 maggio 2013 e quante altre esondazioni hanno visto come protagonista il torrente Squaranto e il fiume Fibbio invitiamo a leggere il nostro articolo del 16 magio 2022 (Cosa è stato fatto dopo il 2013 – Cosa resta ancora da fare, – Quali sono gli elementi che costituiscono il sistema di controllo delle piene del torrente Squaranto) o consultare il seuente link con tutto il materiale raccolto riguardante le esondazioni del torrente Squaranto: https://www.montorioveronese.it/esondazione/

Programma.

20.30 Saluti istituzionali
Enrico Corsi, Consigliere Regionale
Carlo Beghini, Consigliere Comunale
Claudia Annechini, Presidente Circoscrizione 8^

20.45 Introduzione storica a cura dell’ Associazione montorioveronese.it e altre Associazioni

21.00 inizio confronto:
Temi della tavola.
1. In caso di alluvione e straripamento:
• Interventi di manutenzione e pulizia
• Opere future di rifacimento e messa in sicurezza
• Piano di intervento Protezione Civile
2. In caso di siccità e prosciugamento:
• Salvaguardia delle risorse idriche Montoriesi
• Possibili interventi strutturali a tutela del Laghetto Squarà
• Cambiamenti climatici, provvedimenti e soluzioni per l’agricoltura

Ospiti della Tavola Tematica.
Federico Benini, Assessore Decentramento
Tommaso Ferrari, Assessore Transizione Ecologica, Ambiente
Stefania Zivelonghi, Assessora Sicurezza
Luigi Altamura, Dirigente Polizia Locale e Protezione Civile
Silvio Parise, Presidente Consorzio Alta Pianura Veneta
Helga Fazion, Direttrice Consorzio Alta Pianura Veneta
Alessandro De Giuli, Coordinatore U.O. Forestali di Verona
Nicoletta Toffaletti, Geologa

19.30 Conclusioni a cura di:
Marco Martini, Consigliere Circoscrizione 8^ e Coordinatore Commissione 7^
Lucio Tosi, Consigliere Circoscrizione 8^ e delegato all’emergenza Meteo – Idrogeologica.
Esponenti del Gruppo volontari della Protezione Civile Comune di San Martino Buon Albergo

Per informazioni: Circoscrizione 8^ via Valpantena , 40 tel. 045550899 – email: circoscrizione8@comune.verona.it

Alberto Speciale


Aggiornamento – Breve riassunto dell’incontro

Parise Presidente Consorzio Alta Pianura Veneta

In caso di emergenza se allertato il Consorzio interviene

Uno dei problemi da risolvere: le ramaglie in alveo. E’ una prassi consolidata gettare lo sfalcio della vegetazione nell’alveo dei torrenti

 

Helga Fazion direttrice Consorzio Alta Pianura Veneta (sono presenti anche Direttore dell’Area Tecnica ing. Michele Caffini e Geom. Cechettin)

Le laminazioni del passato sono state smantellate

Noi facciamo manutenzioni standard – ordinaria

Le norme sui Consorzi sono da rivedere e comunque non sempre vengono rispettate

Nel 2021 è stato investito 1 milione di euro per il rischio esondazione:

1) 400 mila euro per rischio sul torrente Mezzane

2) 600 mila euro per modellazione Squaranto e progetto esecutivo per la mitigazione del rischio idraulico sullo Squaranto (La progettazione è stata affidata a dicembre 2022 con un incarico di 3 mesi). Tra qualche mese il progetto sarà pronto. Potrebbe essere messo a disposizione, ma la direttrice è contraria perché teme che le persone e i comitati si scaglino contro il progetto anche a causa della sindrome Nimby ( Not In My Back Yard, “Non nel mio cortile”).

Inoltre stiamo provvedendo a predisporre una analisi di supporto alle decisioni e analisi costi benefici dell’intervento.

Il rifacimento degli argini a Mizzole nel 2021 è stato fatto perché in quella zona è previsto un alto rischio idraulico.

Negli interventi di gestione del rischio idraulico e necessario valutare anche l’impatto economico e dare risposte affinché il territorio rimanga economicamente appetibile

Si sta analizzando un sistema di laminazione controllata su più aree

I miglioramenti fondiari prima di essere approvati dovrebbero avere il parere del consorzio. Ciò non è previsto dal regolamento di polizia rurale del comune di Verona

La dott.ssa Toffaletti è stata incaricata di effettuare analisi idrogeologica sul laghetto Squarà  (chiedere intervento della dott.ssa Toffaletti) per verificare lo stato di salute dello Squarà (preventivo 20 mila euro)

Prima di eliminare i fanghi è necessario fare analisi per verificare che l’operazione non provochi danni alle risorgive

La salute dello Squarà è ottima. Nel sottosuolo c’è un mare di acqua

Stiamo provvedendo a collocare nel laghetto sonde per monitorare il livello di falda e qualità dell’acqua.

Inoltre verrà posizionato un pluviometro per monitorare la pioggia nel bacino dello Squaranto per capire la correlazione con i livelli del laghetto Squarà

(CHIEDERE CHE QUESTI DATI DI MONITORAGGIO VENGANO RESI PUBBLICI SU UN PORTALE IN DIRETTA – arpav ? – ASSIEME AI DATI DELL’IDROMETRO A MONTORIO)

Non è possibile fare un pozzo per immettere acqua nello Squarà perché il laghetto è formato da una sorgente che si alza e si abbassa, quando è bassa e il laghetto è asciutto se si immette acqua questa immediatamente viene assorbita dal fondo.

Visti i cambiamenti climatici se la rotta non si inverte purtroppo ci dovremo abituare a vedere il laghetto spesso asciutto.

Non abbiamo un conteggio sui pozzi privati

Molti non sono registrati e per quelli che sono stati concessi serve una mappatura. L’autorizzazione dei pozzi viene concessa dall’Autorità di Bacino. Il Genio Civile sta tentando una mappatura.

 

Zivelonghi Assessore alla sicurezza del Comune di Verona

1) il piano di emergenza del comune di Verona è molto datato (2010) e servono risorse per adeguarlo

2) in relazione al sistema di allertamento a livello nazionale si sta procedendo. Esistono già nel comune di Verona dei servizi per essere aggiornati degli eventi importanti (es: servizio mobilità su piattaforma Twitter e un servizio tramite app “IO”)

3) serve una riorganizzazione, stiamo valutando

 

Altamura – Comandante Polizia municipale di Verona

Dobbiamo trovare finanziamenti per progettare e realizzare le opere

E’ stato chiesto un contributo alla Regione Veneto per rinnovare il piano di emergenza del comune di Verona fatto da un tecnico specializzato.

In relazione al piano di allertamento, se c’è una emergenza idrogeologica le scuole in aree pericolose devono essere chiuse. Con emergenza arancione si apre il COC che coordina.

 

Furlani sindaco di San Martino

E’ necessario continuare a fare manutenzione e procedere con controlli contro l’abbandono dei rifiuti

 

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