A Mizzole l’aria è meno inquinata che a Montorio?


Nel dicembre 2022  montorioveronese.it ha installato due nuove centraline per la misura delle polveri sottili del progetto sensor.community: una a Montorio in piazza Buccari e l’altra a Mizzole in via Nicolini.

Il progetto è gestito da OK Lab Stuttgart e fa parte del programma Code for Germany della Open Knowledge Foundation Germany. L’obiettivo del programma è quello di promuovere gli sviluppi nelle aree della trasparenza, degli Open Data e della Citizen Science-  Attualmente il progetto è costituito da oltre 13 mila sensori distribuiti su 72 nazioni.

Le centraline aspirano l’aria e la inviano in una camera dove un sistema di scansione, funzionante con un raggio laser, misura la quantità di PM10 e PM2,5. I valori, rilevati ogni 3 minuti, vengono inviati in rete tramite il WiFi di cui le centraline sono dotate e sono visibili anche dal sito di montorioveronese.it cliccando su “Che aria stai respirando?”.
Il grafico sottostante rappresenta il valore medio giornaliero del PM10 misurato nei due siti nel mese di gennaio appena trascorso.

Valori medi giornalieri del PM10 rilevato nel mese di gennaio.

Come si vede dal grafico i valori misurati a Mizzole sono generalmente inferiori a quelli misurati a Montorio. Il dato potrebbe essere ricondotto alle più modeste dimensioni del borgo e quindi al numero inferiore di fonti emissive, stufe e camini in particolare. Altro fattore favorevole a Mizzole penso sia l’effetto più marcato della brezza di monte, che di notte scende lungo la valle ripulendo l’aria.

Il valore medio mensile misurato a Montorio è di 20 µg/m³, mentre a Mizzole è di 15. Pur prendendo i valori come indicativi, trattandosi di sistemi di misura non ufficiali ARPAV, il vantaggio di Mizzole sembra confermato.

I botti di capodanno sembrerebbero aver inciso significativamente sia a Montorio sia a Mizzole, con il valore massimo mensile rilevato proprio il primo di gennaio. 

Dal grafico si rileva anche che Mizzole ha superato di poco Montorio solo in due giorni: il 14 ed il 23 gennaio. In entrambi i casi, analizzando i grafici giornalieri, si vede che a Mizzole ci sono stati picchi particolarmente elevati di PM10, probabilmente dovuti a manovre maldestre su qualche stufa.

23 gennaio 2023: intensa attività stufe a Mizzole nelle ore mattutine e serali.

Con l’occasione segnalo che sono disponibili un paio di centraline per chi volesse avere un quadro puntuale della situazione dell’inquinamento dell’aria intorno a casa. Per ospitarne una servono una presa elettrica e la disponibilità di un WiFi. La centralina va appesa all’esterno al riparo dalla pioggia. Qualche settimana di misure dà un’idea molto precisa della situazione.

Chi fosse interessato può scrivere a montorioveronese@gmail.com
S. Maria in Stelle e qualche paese della Lessinia sarebbero collocazioni particolarmente interessanti per gli approfondimenti sull’inquinamento dell’aria delle nostre zone, che sono in corso.

Carlo S


L’Associazione montorioveronese.it a partire da giugno 2019 ha acquistato una serie di sensori del progetto sopra descritto e implementato una rete per la misura del PM10 e PM2.5 nel territorio della Circoscrizione VIII. Alcuni sensori sono stati acquistati da altre associazioni e/o privati cittadini che hanno aderito al progetto.

A Dicembre 2023 la rete è stata implementata con nuovi sensori. Attualmente sono attivi sensori a Montorio, Ferrazze, Mizzole. Un uso diffuso e coordinato tramite rete web di questi strumenti può consentire di ampliare la produzione di dati ambientali puntuali al fine di ottenere una migliore conoscenza dell’ambiente e una partecipazione attiva della cittadinanza.

Dati in tempo reale delle centraline nel nostro territorio

L’intento di questo progetto di “Scienza di Cittadinanza” è sperimentare i sensori a basso costo, creare collaborazione tra cittadini e enti pubblici e ricercatori, incentivare l’interesse per le tematiche ambientali (e le relative strumentazioni di analisi) e formare studenti e cittadini in grado di usare e diffondere questi strumenti allo scopo di fornire e rendere disponibili dati e conoscenze per valutare nel miglior modo possibile le decisioni che riguardano e interessano l’ambiente nel quale viviamo ed operiamo.

La scienza di cittadinanza è un’attività riconosciuta nell’ambito dei metodi partecipativi che recentemente si è sviluppata attraverso la possibilità di una interazione fra cittadini interessati e ricercatori, anche con elaborazioni indipendenti focalizzate a specifici problemi scientifici. Quest’ultima svolta ha trovato nella disponibilità di attrezzature sofisticate a basso costo la possibilità di ricerche indipendenti.

Per maggiori informazioni:

sensor.community/it

Configura da solo il sensore di qualità dell’aria

ARPAV – Qualità dell’aria – Dati in Diretta

opensensemap.org

Ed ecco come appare ricoperta la pianura Padana dalla Lessinia

 

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