A Montorio il primo torneo pulcini “Roberto Puliero”


D’ora in avanti il torneo dei Pulcini professionisti organizzato dal Montorio Calcio porta il nome di Roberto Puliero, scelto per ricordare un personaggio molto amato dalla città e che molto ha dato ai veronesi, non solo nel mondo dello sport. Venerdì in campo gli ex gialloblu contro i giornalisti. Il ricordo di Puliero del sindaco e degli amici.

Primo Torneo di Calcio Pulcini 2014

Campo sportivo Montorio – 27 maggio 2023

 

Venerdì 19 ore 18.30  Partita di calcio Gialloblù70 – Giornalisti Veronese

 
Attore, uomo di cultura e spettacolo, giornalista, ma soprattutto capace di trasmettere emozioni attraverso la sua voce.
 
Bastava ascoltare la sua voce per appassionarsi e emozionarsi. Ha fatto seguire il calcio gialloblu anche a chi di pallone non capiva niente, perché ogni partita raccontata da lui era un viaggio unico.
 
Roberto Puliero è stato un attore, uomo di cultura e spettacolo, fondatore e anima della compagnia teatrale ‘La Barcaccia’,  un personaggio che la città ha amato e che vuole continuare a ricordare.
A lui è dedicato il primo torneo ‘Roberto Puliero’ che vedrà sfidarsi sul campo da calcio le migliori squadre professioniste categoria Pulcini 2014. Per loro l’appuntamento è sul campo del Montorio Football Club il 27 maggio. Ma non saranno gli unici a cercare il goal ricordando l’amico Roberto.
 
Venerdì 19 maggio alle ore 18.30 la sfida sarà tra l’associazione Gialloblu70, che metterà in campo gli ex giocatori dell’Hellas Verona tra cui Pietro Fanna e Sergio Guidotti, e la compagine dei giornalisti veronesi.
In campo con la maglia gialloblu anche il sindaco Damiano Tommasi.
 
 “Per la mia generazione il ricordo di Roberto Puliero riporta agli anni più belli della gioventù, quando le partite si ascoltavano alla radio e la sua voce era per noi i colori, le azioni, ci faceva fantasticare di cosa stava succedendo dall’altra parte dell’Italia, emozioni che resteranno per sempre – ha detto il sindaco Damiano Tommasi-. Non servono parole per dire ciò che Roberto Puliero è stato per la città, perciò sono orgoglioso ed emozionato di presentare il primo torneo dedicato a lui, Roberto merita non solo questo ma le emozioni che ha lasciato dentro a tutti noi e che abbiamo vissuto non solo attraverso lo  sport ma anche grazie alla sua carriera artistica. Per la città sarà doveroso continuare a ricordarlo e sarà anche semplice farlo, perché quando si toccano le emozioni è facile poi spendersi per restituire”.
 
“Il primo ricordo di Puliero è legato alla mia prima convocazione in prima squadra alla trasferta di Lecce – ha aggiunto il sindaco-. In radio aveva fatto un commento radiofonico in cui parlava di me in termini di prospettiva fiduciosa e ottimista. Fortunatamente, ci aveva visto dentro”.
 
“Roberto faceva ciò che più gli piaceva, regalare emozioni. Perciò si immedesimava nelle persone che lo ascoltavano e cercava di far capire quello che stava succedendo per trasmetterlo nel modo più naturale e spontaneo – ha ricordato Ketuy Mazzi, moglie di Roberto-. Non a caso la sua soddisfazione più grande era quando qualche signora anziana lo fermava e gli diceva ‘io non capisco niente di pallone, però me godo tanto a sentirlo”.
 
Per l’ex gialloblu Sergio Guidotti, oggi presidente dell’associazione ex calciatori Hellas, Roberto Puliero è stato insegnante di latino ai tempi delle scuole medie. “Forse non l’ho mai detto- ha raccontato Guidotti-, ma a quelle ore di lezione andavo con un entusiasmo unico, perché solo lui era capace di trasformare le più noiose lezioni di latino in qualcosa di divertentissimo”.
 
“Roberto è stato il tramite tra noi giocatori, lo spogliatoio e il grande popolo gialloblu, i tifosi, quanti momenti abbiamo vissuto insieme con passione, con entusiasmo” ha aggiunto Pietro Fanna.
 
Raffale Tomelleri si è soffermato su Puliero giornalista, “la sua voce e le sue telecronache rimarranno per sempre  nella memoria collettiva, legata a un periodo bellissimo del calcio del Verona. La memoria è una bellissima cosa, durante la partita di venerdì insieme a Roberto ricorderemo anche tre amici che non ci sono più: Antonio Spadaccino, Andrea Mantovani e Angelo Pangrazio”.
 
“Roberto faceva ciò che più gli piaceva, regalare emozioni. Perciò si immedesimava nelle persone che lo ascoltavano e cercava di far capire quello che stava succedendo per trasmetterlo nel modo più naturale e spontaneo – ha ricordato Kety Mazzi, moglie di Roberto-. Non a caso la sua soddisfazione più grande era quando qualche signora anziana lo fermava e gli diceva ‘io non capisco niente di pallone, però me godo tanto a sentirlo”.
 
 
Fonte informazioni: Comune di Verona

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