E’ stato presentato in Sala Arazzi giovedì 15 giugno il primo Report sui Patti di Sussidiarietà nei sei anni di Progetti a favore della Comunità espressi dai Cittadini Attivi
Alla Conferenza stampa introdotta dal direttore generale del Comune di Verona, Giuseppe Baratta, e da Lisa Lanzoni responsabile del Servizio Innovazione Amministrativa Attuazione Sussidiarietà, erano presenti il presidente Amia Bruno Tacchella, per la Circoscrizione 1^ il consigliere Andrea Avanzi, per la 3^ il presidente Riccardo Olivieri, per la 6^ la presidente Rita Andriani e per la 7^ il presidente Carlo Pozzerle.
Un’avventura partita nel 2017, quando i Patti di Sussidiarietà sono stati 4, aumentati in modo esponenziale negli anni successivi, fino ad arrivare oggi a quota 131, di cui 18 riguardano progetti nella Circoscrizione 8^, quasi il1 4% del totale, una cifra importante considerato che è la Circoscrizione più piccola e meno popolata. La scelta del Comune di Verona ha seguito l’esempio di quello del Comune di Bologna il quale ha inaugurato, primo in Italia, la stagione della normativa locale in materia, approvando, nel 2014, un regolamento per le azioni di cura e rigenerazione dei beni comuni urbani.
Quella dei Cittadini attivi sul territorio comunale è proprio una bella storia da raccontare perché riguarda ed attrae tutte le Circoscrizioni, tutti gli ambiti di intervento, realtà di ogni tipo ma soprattutto tutti noi.
Lo dicono i numeri. In poco più di sei anni sono 4.600 i cittadini attivi diretti protagonisti dei patti, e 85 mila le persone che hanno beneficiato delle attività frutto dei patti siglati con il Comune. I dati tuttavia vanno letti per difetto, per la difficoltà di mappare con esattezza i fruitori di beni pubblici, come possono essere un percorso pedonale ripulito o uno spazio pubblico per attività culturali.
Ma cosa sono i Patti di Sussidiarietà? Sono uno strumento giuridico di cui il Comune si è dotato nel 2017 e per la cui attuazione è stato predisposto un apposito Regolamento, approvato dal Consiglio comunale nel marzo dello stesso anno. In sintesi, sono degli accordi tra Amministrazione e Cittadini Attivi che mettono a disposizione tempo e competenze per occuparsi insieme al Comune di progetti o interventi a favore dell’intera collettività. In questi sei anni ne sono stati siglati davvero di ogni genere, tanti e tutti diversi i progetti realizzati attraverso i patti, i cui ambiti spaziano dalla tutela del verde alle attività culturali, dallo sport ai servizi per la comunità.
I primi a proporsi come attivi sono stati gruppi di genitori che, coadiuvati dal Comune, hanno effettuato lavori di piccola manutenzione nelle scuole dei loro figli. Una bella fetta di Patti si dedica al verde e all’ambiente, con associazioni come Plastic Free e Cittadinanza Attiva, che vengono supportate da Amia
Tra i Patti di maggior successo, c’è quello legato al progetto ‘Ci Sto?! Affare fatica’ con associazioni, cooperative e circoscrizioni impegnate per occupare in azioni socialmente utili gli adolescenti durante le vacanze estive.
Sono frutto della cittadinanza attiva anche il display conta biciclette di FIAB, lo Sportello di pronto soccorso psicologico come risposta ai problemi causati dalla pandemia e quello per i familiari delle vittime della strada aperto in municipio, il restauro del Monumento ai Caduti di Quinzano realizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti. Ma anche progetti culturali, come la mostra fotografica che ha trovato spazio in municipio o il tour virtuale di Verona realizzato a scopi turistici, ma che mette in rete i luoghi dei patti di sussidiarietà. Di recente hanno preso il via i progetti per i murales a Montorio, sempre qui l’apertura dell’ex Lager da parte dell’associazione montorioveronese.it insiema ai FIGLI DELLA SHOAH, la presa in gestione dell’ex edicola di Veronetta da parte dell’associazione DHUB per farne un luogo di aggregazione sociale.
Tanti patti anche a vantaggio dei giovani, ad esempio quello che mette a disposizione la piastra sportiva allo skate park di via Galliano grazie all’associazione Skate Park Galliano, oppure quello proposto dall’associazione Corteccia che realizza attività di aggregazione per i giovani a Montorio.
Il primo Report sulla sussidiarietà, a ringraziamento del tempo speso dal Cittadini Attivi per i beni comuni di Verona,è stato presentato il 15 giugno in municipio alla presenza di numerosi Cittadini Attivi che hanno raccontato la propria esperienza fornendo nuovi spunti di lavoro e riflessione.
“I patti di collaborazione tra l’Amministrazione, i singoli cittadini attivi, i gruppi informali o anche associazioni ci restituiscono un modello di partecipazione civica completamente diverso da quello che siamo abituati a concepire a livello d’azione con le pubbliche amministrazioni – ha detto l’assessore all’Innovazione Jacopo Buffolo-. Se la partecipazione è un valore importante, lo è anche dare lo spazio per raccontare queste attività oggi e in futuro con momenti di confronto per capire sempre di più come immaginarci un’amministrazione condivisa e partecipata per dare risposte ai micro bisogni del territorio. Oggi presentiamo il primo report di attività con la volontà di renderlo ciclico e misurabile di anno in anno”.
“Il merito di questi risultati è senza dubbio dei cittadini che si mettono a disposizione – ha aggiunto il direttore generale Giuseppe Baratta. Al Comune va riconosciuta la capacità di incanalare la creatività e i sogni dei volontari in percorsi e procedure praticabili, incrociando quindi la capacità giuridico amministrativa degli uffici con il bisogno di fare del bene per il proprio territorio. Più dei numeri sono significativi i contenuti dei patti, certo per un Comune delle dimensioni di Verona sono risultati davvero significativi”.
“Il report racconta i 6 anni di Sussidiarietà nel nostro Comune – ha spiegato la Responsabile Servizi Innovazione Amministrativa e Attuazione Sussidiarietà Orizzontale Lisa Lanzoni -. E’ stato costruito un servizio che funge ora da punto di ingresso e di uscita per i patti. Difficile quantificare i beneficiari delle attività messe in atto grazie alle collaborazioni tra Comune e cittadini, di certo è stato fatto un grande lavoro tra i diversi referenti e le Circoscrizioni che permette una co-progettazione quotidiana. Siamo stati uno dei primi Comuni in Italia a dotarci di uno strumento giuridico specifico, un modello che è già stato preso ad esempio da città più grandi e che è stato presentato anche all’estero. C’è poi un continuo lavoro di confronto con tutti i cittadini attivi attraverso il Laboratorio per la Sussidiarietà che si riunisce periodicamente per affrontare insieme problematiche e proposte”.
“A distanza di un paio d’anni dall’avvio di questa sinergia all’insegna dell’ambiente, il bilancio è assolutamente positivo ed incoraggiante – ha commentato il presidente di Amia Bruno Tacchella – Sono infatti circa 200 le uscite e le attività messe in atto dalle numerose associazioni del territorio coinvolte nei patti. Un progetto sempre più inclusivo di partecipazione attiva che sta garantendo e continuerà a garantire azioni concrete sul territorio”.
Anche montorioveronese.it era presente alla conferenza stampa ed ha chiesto quanto manca ancora alla mappatura degli spazi pubblici che potranno esseri messi a disposizione delle associazioni attraverso la pubblicazione in una apposita area consultabile da tutti. Giuseppe Baratta ha risposto che “l’amministrazione comunale conta di definire la mappatura (sia pure parziale) entro la fine dell’anno 2023”.
Per consultare i Progetti attivi cliccare sul seguente link “Cittadini per i beni comuni”.
Alberto Speciale
(Qui notizia da comunicato stampa Comune di Verona)
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Di seguito i Patti stipulati in 8^ Circoscrizione:
7 Con il sig. Umberto Tosi: Patto per interventi di manutenzione ordinaria in Contrada Magrano
8 Con il sig. Ivan Gobbi: Patto per interventi di manutenzione ordinaria in Via Trezzolano
18 Con l’Associazione Due Valli: Patto per la valorizzazione del compendio del Castello di Montorio.