È la notte della barca di S. Pietro


La tradizione popolare della barca di San Pietro

Il 29 giugno si festeggiano San Pietro e Paolo e nella notte che precede la festa in tutto il nord Italia è diffusa la tradizione popolare della “barca si San Pietro”: l’albume di un uovo messo a riposare alla sera, in un contenitore di vetro riempito d’acqua, si trasforma in un veliero.
Ecco come preparare la magia della barchetta: prendete un vaso o una bottiglia di vetro leggermente panciuta, versatevi dentro acqua fredda e riempitela per metà. Poi, con molta delicatezza, fate scivolare nell’acqua l’albume di un uovo.
Senza sbattere il contenitore portatelo all’aperto, meglio sotto un albero o in mezzo ad un prato. In alternativa posizionatelo anche sul davanzale di casa; lasciatelo aperto tutta la notte in modo che la rugiada faccia la sua magia.
La mattina controllate il vostro contenitore, noterete che l’albume ha assunto una forma molto particolare, i filamenti bianchi che si saranno formati durante la notte avranno l’aspetto di alberi maestri, e di vele spiegate e la forma che assume sembra proprio quella di una barca.
E’ il sole caldo del giorno e temperature più fresche e umide di notte che trasformano l’albume in veliero. La “chiara dell’uovo” che ha densità di poco superiore a quella dell’acqua tende ad affondare e rimanere sul fondo. L’acqua fredda attraverso il contenitore di vetro assorbe calore dalla superficie calda del suolo o del davanzale formando motti convettivi: l’acqua riscaldata tenderà a salire verso l’alto trascinando con sé parti dell’albume che assumerà così le forme di una barchetta.

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