La località “Sette ponti” a Montorio Veronese – Gabriele Alloro 1


Esisteva un tempo a Montorio la località chiamata “Sette ponti” della quale da parecchio tempo si è persa la memoria, ma che grazie ad una fortunata scoperta è ora esattamente individuabile.
In tempi recenti è stato impropriamente battezzato “Sette ponti” il piccolo tratto pedonale sulla riva sinistra della fossa Cozza che collega via Laghetto Squarà con via delle Sorgenti, che tra l’altro incrocia sul suo percorso il caratteristico ponte-canale costruito nel tardo secolo XVI per mezzo del quale la fossa Cozza sovrappassa uno dei rami del Fibbio.
Non molto tempo fa, cercando di ricostruire la triste vicenda dell’omicidio di una ragazza avvenuto un secolo fa sul confine tra Montorio e San Michele, ho rinvenuto nella Biblioteca Civica un articolo tratto dal giornale “Il Gazzettino” del 25 ottobre 1925 in cui, a pagina 4, è riportata schematicamente una pianta stradale del luogo dove è stato compiuto il crimine: la località “Sette ponti”, sita sull’angolo sud-est del limite territoriale del Comune di Montorio Veronese, a pochi metri dal forte “Ca’ Bellina”.
Detta località corrisponde esattamente all’attuale rotatoria su cui incrociano le vie San Michele, Mattarana, Monti Lessini e Banchette, dove un tempo il Fiumicello incrociava, sottopassandolo, il torrente Valpantena, come mostra un disegno del perito Simon Bombieri eseguito nel giugno 1777, attualmente conservato presso l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona.

Gabriele Alloro, 2024


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