Escursione di fine stagione tra 30.
Oltre al suo centro storico, il percorso si snoderà tra le risorgive e i rivoli che rappresentano la caratteristica più preziosa e singolare della zona.
Visiteremo il fondovalle della Valle Squaranto, dove canali, molini e opifici sono le tracce di un prosperoso passato in cui l’uomo aveva cercato una solidale alleanza con la natura, in precario equilibrio tra la necessità di sfruttamento delle risorse naturali e la tutela della bellezza paesaggistica.
Percorso
A Montorio le tracce della storia dell’uomo riaffiorano in una poetica cornice di suoni, profumi e colori della natura; ne
esploriamo il bellissimo centro storico ricco di acque, per poi salire tra le belle ville venete Dongili e Gemma e infine su sentiero,
fino al Castello di origine romanica (secolo XII), per ammirarne le torri colonizzate da ciarliere taccole.
Costeggiamo Villa Zoppi Pavesi e su sterrato procediamo in cresta panoramica per giungere all’ex forte austriaco John (o Preara), estremo caposaldo del grande campo trincerato sulla sinistra d’Adige; sempre in cresta giungiamo al Piloton, monolito antichissimo di calcare bianco che segna il punto di aurora solstiziale.
In leggera salita sempre seguendo la panoramica dorsale giungiamo al Torresin; da qui si prosegue su asfalto fino ad un sentierino che ci porta sulla cima del M. Tesoro dove sono stati trovati numerosi resti archeologici.
Scendiamo lungo un altro sentiero e raggiungiamo l’antica Chiesa di San Fidenzio e la Casa di Spiritualità (sosta pranzo al sacco).
Scendiamo poi fino a Mizzole per ammirare il singolare capitello di Santa Eurosia che racchiude un albero di frassino.
Proseguiamo quindi nell’ameno fondovalle della Valle Squaranto ammirando Villa Poggiani e Villa Piatti, risalenti al XVI secolo, il cui giardino custodisce un tiglio plurisecolare.
Si continua verso la splendida cinquecentesca Villa Arrighi e su sterrato si sale leggermente fino a raggiungere l’antico borgo di Olivè; infine passando per la Corte Maggia e sfiorando le antiche sorgenti del Boio torniamo a Montorio.