Conferenza Internazionale della Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua: patrimonio idrico chiave per la pace?


La Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua è un’iniziativa dell’UNESCO (Global Network of Water Museums WAMU-NET) volta a promuovere la consapevolezza sull’importanza dell’acqua e a incoraggiare un uso più sostenibile di questa risorsa preziosa. I musei che fanno parte di questa rete svolgono un ruolo fondamentale nell’educare il pubblico sui temi legati all’acqua, alla sua storia, alla sua cultura e alle sfide che affrontiamo oggi.

La Rete è una “iniziativa faro” di UNESCO- IHP, cioè un Programma Idrologico Intergovernativo, che coinvolge oltre 100 musei dell’acqua in più di 40 Paesi.

Le conferenze internazionali organizzate dalla rete sono momenti di incontro e scambio per professionisti, ricercatori, educatori e appassionati provenienti da tutto il mondo. Durante questi eventi, vengono presentati progetti innovativi, si discutono le ultime ricerche scientifiche e si condividono buone pratiche per la gestione sostenibile delle risorse idriche.

La quinta conferenza internazionale si è tenuta a Porto, in Portogallo, nel 2024 e ha avuto come tema centrale “Città dell’acqua: pace e prosperità attraverso l’educazione alla sostenibilità idrica”. Durante questo evento, i partecipanti hanno discusso di come le città possano diventare più sostenibili attraverso una gestione più efficiente delle risorse idriche e di come l’educazione possa giocare un ruolo chiave in questo processo.


MUSEI DELL’ACQUA UNESCO PER LA PACE E LA SOSTENIBILITÀ

V Conferenza Internazionale della Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET / UNESCO-IHP): “Città liquide. Pace e prosperità attraverso l’educazione agli usi sostenibili dell’acqua”.

Porto, Portogallo, 16 Ottobre 2024

In quanto risorsa condivisa dall’umanità intera, l’acqua riveste un ruolo fondamentale per promuovere pace e prosperità. In un periodo di conflitti, esacerbato da inondazioni, siccità e cambiamenti climatici, i musei dell’acqua di tutto il mondo hanno un ruolo chiave per ricongiungere le persone all’elemento liquido, arricchire le nostre vite e promuovere la cooperazione. Sono queste le conclusioni di 62 esperti e professionisti di 32 musei dell’acqua dislocati in 20 diversi paesi al mondo che si sono riuniti in Portogallo per sottolineare come oggi l’acqua rivesta un ruolo chiave per stimolare una cooperazione che trascenda i confini nazionali e come ponte per il dialogo pacifico fra diverse culture. Nelle culture in cui l’acqua e i fiumi hanno giocato un ruolo di primo piano per lo sviluppo delle società umane, la collaborazione tra diverse istituzioni di vari paesi e appartenenze si è sempre rivelata fondamentale per migliorare il benessere delle persone.

La quinta Conferenza Internazionale della Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET / UNESCO-IHP) è stata organizzata dal 9 al 12 ottobre a Porto, in Portogallo, grazie al supporto di “Aguas e Energia do Porto” e in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua. La conferenza ha sancito come l’educazione a usi più sostenibili dell’acqua, che è uno dei cardini imprescindibili della Fase 9 di UNESCO-IHP, risulti fondamentale per garantire la prosperità – a dimostrazione di come la cooperazione nel settore idrico costituisca una forza di pace in grado di ridurre i conflitti in atto. Fra i 18 accordi di collaborazione sottoscritti a Porto c’è quello fra l’Istituto Nazionale per le Risorse Idriche di Cuba e l’Agenzia Nazionale di Malta per l’Acqua e l’Energia. Inoltre, va ricordato anche anche l’accordo sottoscritto tra il Centro UNESCO-ICQHS di Yazd (Iran) sui qanat e il Museo dell’Acqua ‘Lapis’ di Napoli, che custodisce a circa 40 metri sotto il livello della città odierna uno dei più importanti acquedotti dell’antica Grecia, realizzato 2000 anni fa.

È possibile realizzare nuovi equilibri tra natura e sviluppo riducendo i conflitti nel mondo? La sfida che la società globale si trova ad affrontare implica che la nostra idea di sviluppo, basata spesso sul paradigma di un uso illimitato delle risorse, vada bilanciata con nuovi modelli più incentrati sul valore dell’acqua e sulla natura. Sviluppo e protezione degli ecosistemi acquatici devono andare di pari passo per promuovere una cooperazione lungimirante nel campo dell’acqua e migliorare il benessere di tutti. La cooperazione transfrontaliera è infatti la chiave di successo per l’attuazione degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile.

In collaborazione con la Cattedra UNESCO di Delft “Acqua, porti e città storiche” è stata discussa anche la necessità di migliorare la mappatura dei nostri preziosi patrimoni idraulici. Oggi molte risorse idriche e i relativi patrimoni (visibili e non) sono degradati o sfruttati eccessivamente. Non ponendo più l’acqua al centro della nostra vita, come avveniva in passato, oggi risulta più che mai fondamentale valorizzare tutti i patrimoni legati all’acqua, sia naturali che culturali. Migliorare la nostra percezione e consapevolezza dell’elemento liquido risulta cruciale per tutte le implicazioni ecologiche e la nostra salute che ne derivano.

Durante la conferenza è stato anche promosso un nuovo strumento educativo basato su tecnologie digitali interattive, “AQUAPLAY”: una piattaforma che consente a ragazze e ragazzi di tutto il mondo di imparare le sfide dell’acqua giocando. Con questo strumento online, è possibile colorare interattivamente vari disegni sottomessi da oltre 120 musei dell’acqua di tutto il mondo nell’ambito del concorso a premi dell’UNESCO “L’Acqua che Vogliamo”.

Fra le attività di cooperazione nel settore idrico, è stato inoltre presentato il progetto di cooperazione realizzato da WAMU-NET per ricostruire il mulino idraulico tradizionale di Azzadan (Alto Atlante, Marocco) distrutto dal terremoto. La prossima conferenza della Rete Mondiale UNESCO dei Musei dell’Acqua sarà ospitata in Brasile dall’agenzia nazionale ADASA, che sta realizzando un monumentale Memoriale Internazionale dell’Acqua (MINA) a Brasilia.

WAMU-NET è un “progetto faro” di UNESCO-IHP (Programma Idrologico Intergovernativo). Oltre 100 musei dell’acqua affiliati a WAMU-NET in più di 40 Paesi contribuiscono quotidianamente a una migliore percezione e gestione dell’acqua in tutto il mondo. Attraverso i suoi membri, la rete si rivolge a persone di tutte le età per sottolineare l’importanza di proteggere e ripristinare le risorse idriche come fiumi, laghi e zone umide. I musei membri della rete sono attivi attraverso esposizioni, attività educative e di formazione, mostre ed eventi in occasione di fiere internazionali e summit delle Nazioni Unite in varie parti del mondo.

Fra gli oltre 20 membri italiani della rete WAMU-NET, ricordiamo il Museo di Scienze Naturali di Trento (MUSE) e quello di Venezia, la Centrale dell’Acqua di Milano, il Parco Nazionale Archeologico dei Campi Flegrei, l’Ecomuseo Judicaria ‘Dalle Dolomiti al Garda’, l’Ecomuseo Adda di Leonardo (MI), l’Opificio delle Acque di Bologna, il Pozzo di San Patrizio a Orvieto, il Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia Terme (PD), il Museo dell’Acquedotto di Venezia e ANBI.

La Provincia autonoma di Trento ha deliberato nel 2023 di sostenere le attività della rete WAMU-NET / UNESCO-IHP con la creazione di un nuovo ufficio per lo sviluppo di nuove progettualità strategiche sull’educazione agli usi sostenibili dell’acqua. Nel 2024 il Comune di Ala si è candidato per ospitarlo e l’inaugurazione è prevista per marzo 2025.


Punti chiave emersi dalla Conferenza:

– L’acqua come ponte tra culture e popoli: I musei dell’acqua hanno un ruolo fondamentale nel promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, mostrando come l’acqua sia un elemento centrale in tutte le culture e le civiltà.

– L’educazione all’acqua come strumento di cambiamento: Investire nell’educazione all’acqua è fondamentale per sensibilizzare le nuove generazioni e promuovere comportamenti più sostenibili.

– La necessità di una gestione integrata delle risorse idriche: Per affrontare le sfide legate alla scarsità idrica e al cambiamento climatico, è necessario adottare un approccio integrato che tenga conto delle dimensioni sociali, economiche e ambientali.

– La collaborazione tra i musei e le comunità locali: I musei dell’acqua devono lavorare a stretto contatto con le comunità locali per sviluppare progetti che rispondano ai bisogni specifici del territorio.

– Il ruolo dei musei nell’agenda 2030: I musei dell’acqua possono contribuire in modo significativo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare quelli legati all’acqua, all’energia e alla riduzione della povertà.

In sintesi, la conferenza ha ribadito che i musei dell’acqua sono attori chiave nella promozione di un futuro più sostenibile. Essi possono contribuire a:

– Preservare il patrimonio culturale legato all’acqua.

– Promuovere la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica.

– Sviluppare politiche pubbliche più efficaci per la gestione delle risorse idriche.

– Favorire la cooperazione internazionale tra i paesi.

Link utili

Rete dei Musei dell’Acqua UNESCO : https://www.watermuseums.net/

Piattaforma AQUAPLAY : https://www.watermuseums.net/education/aquaplay/

Membri della Rete dei Musei UNESCO : https://www.watermuseums.net/network/

Risoluzione del Consiglio Intergovernativo di UNESCO-IHP n.XXIII-5 (2018) :

https://www.watermuseums.net/contact-us/

Fonte informazioni: www.watermuseumofvenice.com

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