Il Convegno, dal titolo “Pianificazione, prevenzione e gestione delle emergenze. Buone pratiche e casi significativi di Protezione Civile sul territorio veronese”, promosso dalla Commissione Supporto alla Protezione Civile di questo Ordine, si è tenuto venerdì 29 novembre 2024, dalle ore 14:15 alle ore 18:00, presso l’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia (Piazza Bra, Verona).
Due parole d’ordine: «pianificare» e «prevenire». Due azioni fondamentali per salvaguardare i nostri territori e prepararci ad affrontare le emergenze, sempre più frequenti ed estreme a causa dei cambiamenti climatici.
Un appuntamento che ha riunito esperti per discutere di potenzialità, strategie e modelli di prevenzione dei rischi, evidenziando il ruolo fondamentale della Protezione Civile come colonna portante della sicurezza collettiva.
Tra i temi trattati:
* L’elaborazione dei Piani di emergenza comunale.
* L’importanza di protocolli d’intervento.
* Esempi concreti di interventi svolti nell’ultimo decennio, a Verona e oltre.
Il tema della pianificazione dei Comuni è stato trattato dall’ingegner Armando Lorenzini, responsabile Protezione Civile e Dissesti idrogeologici per la Provincia di Verona: «Tutto deve partire dalla conoscenza del territorio e delle sue criticità nonché delle risorse umane, dai tecnici alle imprese, e degli strumenti per gli interventi da effettuare in tempo di “pace” a scopo preventivo».
L’ingegner Paolo Marchetti, direttore del Genio Civile di Vicenza ha trattato l’argomento della mitigazione del rischio connesso al dissesto idrogeologico e idraulico. Marchetti ha spiegato che le azioni possono essere strutturali, come gli interventi di protezione attiva, e non strutturali, come la pianificazione dei territori e dei protocolli d’emergenza.
Al convegno ha partecipato Alessandro De Giuli, responsabile dell’Ufficio difesa idrogeologia dell’U.O. Forestale Ovest, con un approfondimento sulle emergenze idrauliche in ambito montano. De Giuli ha ribadito che è fondamentale la conoscenza capillare del territorio in tutti i suoi aspetti: idrogeologico, ambientale, economico e sociale.
E’ intervenuto anche l’ing. Alberto Piva, Direttore Tecnico del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.
“Il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta – ha spiegato Piva – assicura una gestione integrata e tempestiva delle emergenze, grazie a un sistema di vigilanza costante sul territorio e a un servizio di reperibilità H24 garantito dal personale tecnico e operativo“.
“Nel 2024 sono stati stanziati 1,2 milioni di euro per fronteggiare eventi meteorologici straordinari, destinati a interventi urgenti per limitare i danni alle infrastrutture idrauliche compromesse.
“Tuttavia, la strategia del Consorzio», ha concluso «pone al centro la prevenzione, con azioni strutturali mirate a migliorare la capacità di deflusso delle acque, ristabilire le fasce di rispetto e realizzare vasche di laminazione; queste misure si integrano con iniziative innovative, come il depaving per ridurre il deflusso nelle aree urbanizzate e la promozione dei Piani Comunali delle Acque, strumenti fondamentali per la riduzione dei rischi idraulici. Tale visione si realizza solo attraverso un lavoro sinergico con la Protezione Civile e il coinvolgimento attivo delle comunità locali”.
Fonte informazioni: Ordine degli ingegneri di Verona e Provincia – Consorzio Alta Pianura Veneta