La banda musicale.
Chi di noi nlla vita non si è fermato almeno una volta per vederla, ascoltarla, mentre suonava.
Un’istituzione che meriterebbe di essere ripristinata a Montorio è la banda musicale, vanto di molti paesi a noi vicini e punto di aggregazione per giovani amanti della musica. Montorio non ha più una banda da parecchi anni, ma in passato ne ebbe una che stava al passo con i migliori complessi bandistici dell’intera provincia. La prima notizia certa riguardante questa istituzione risale all’aprile 1883: sul giornale L’Adige una notizia da Montorio portava a conoscenza che la locale banda musicale aveva suonato ad una serata filodrammatica di beneficenza per l’Asilo. Tempo dopo, il 10 luglio 1883, nell’ampio cortile della Cereria Masotti (oggi villa Noris-Passigato) veniva consegnata alla giovane banda musicale locale, diretta dal maestro Enrico D’Aniello, la bandiera donata da alcune signore della Montorio bene. Essa consisteva in un drappo di seta finissima con i colori della bandiera italiana e al centro una lira o cetra ricamata in oro.

Della Banda di Montorio ne ha scritto precipuamente, con la perizia che lo caratterizzava, il compianto Luigi Alloro nel seguente articolo che vi invitiamo a leggere. (Foto © Luigi Alloro, 2012 citare l’autore e la fonte in caso di pubblicazione, anche parziale)
A riportare, da settembre, gli strumenti bandistici, perlomeno in aula, è stato Francesco Caliari, insegnante di strumenti a fiato creatore di un metodo di apprendimento in un gruppo musicale come quello della banda (ne abbiamo parlato in questo articolo). “Il corso di musica ‘Facciamo la Banda’– dichiara Francesco Caliari durante l’intervista di qualche giorno fa – che prevede lezioni di flauto, sassofono, clarinetto, tromba, trombone e bombardino, non è propriamente o tipicamente quello di una “scuola di musica” bensì quello di (ri)creare la banda di Montorio“. Francesco dirige la Banda di Soave che storicamente è sempre stata “in connessione” con quella di Montorio, perlomeno finchè esisteva.
“Al momento il corso vede la partecipazione entusiasta di cinque bandisti effettivi (1 bombardino, 1 flauto traverso, 1 clarinetto, 1 tromba ed 1 tamburo) ma la ricerca è sempre aperta, specialmente per gli strumenti a fiato, chiunque sappia suonare è il benvenuto” rilancia Caliari lanciando un vero e proprio appello alla comunità.
Domenica 15 dicembre, durante la Giornata della Sostenibilità, in Piazza delle Penne Nere si svolgerà una dimostrazione e presentazione dell’attività musicale bandistica con coinvolgimento del pubblico dopo un intermezzo musicale.
Le iscrizioni al corso ‘Facciamo la Banda’ sono aperte per informazioni scrivere a caliari.francesco@gmail.com o telefonare allo 340.7297881
Alberto Speciale
(Foto di copertina: la banda di Montorio ad una festa alpina di metà anni ’50. Si riconoscono alle due estremità, in piedi, il presidente Umberto Pagangriso a sinistra ed il maestro Luigi Bighignoli a destra; in basso accosciati da sinistra verso destra: Gilberto Giordanelli, Mario Maggia, Piero Stefanelli, Antonio Pagangriso e Mario Zampieri; in seconda fila seduti, sempre da sinistra verso destra: (?), il bidello Danzi, Tenuti, Marino Danzi, Zanella, Poli e Giovanni Zanardi; in terza fila in piedi: Bertuzzi, Giovanni Pagangriso, “Ino” Finetto, Burro, Gelmino Lavagnoli e Giuseppe Dai Prè; in quarta fila: Malaffo, Vanio Maggia, Antonio Dusi, l’alfiere Silvino Pedrolli, Montolli, Gino Tumolo ed Emilio Zatachetto; in alto: Mario Tumolo e Danilo Zanella. Mancano nella foto alcuni componenti della banda non presenti nell’occasione.
© Luigi Alloro, 2012 (citare l’autore e la fonte in caso di pubblicazione, anche parziale)