Documento preliminare PAT: parco delle Risorgive, parco delle Colline Est – Valsquaranto ed Ecomuseo


La Giunta comunale ha approvato il documento preliminare del Piano di Assetto del Territorio (Pat), un progetto fondamentale per la pianificazione urbanistica dei prossimi 15-20 anni.

Il Pat è il frutto di un processo di ascolto, che ha coinvolto cittadini, stakeholder e istituzioni. Redatto da tecnici comunali in collaborazione con un team interdisciplinare, coordinato dal professor Paolo Galuzzi dell’Università La Sapienza di Roma, il piano presenta una visione strategica che si concentra su quattro temi principali: rigenerazione urbana, sostenibilità ambientale, attrattività e prossimità.

Il documento preliminare del Pat verrà ora presentato al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva, prevista entro la fine del 2025. Nel frattempo, sono previsti tavoli di confronto con associazioni, istituzioni e cittadini per affinare ulteriormente il piano, in un percorso partecipativo che mira a rendere la visione della città condivisa e concreta.

Tra gli obiettivi strategici del piano vi sono:

– Rigenerazione urbana e sociale: un’attenzione particolare alla valorizzazione culturale, alla riqualificazione dei quartieri e al riuso degli spazi esistenti.

– Sostenibilità ambientale: il potenziamento del trasporto pubblico, la creazione di infrastrutture verdi e blu e la mitigazione dei cambiamenti climatici.

– Gestione consapevole del suolo: la pianificazione territoriale sarà orientata alla sostenibilità, in armonia con la legge regionale “Veneto 2050” e con gli obiettivi del Green Deal europeo.

– Partecipazione attiva: il coinvolgimento di cittadini e stakeholder sarà centrale nella definizione finale del piano.

– Innovazione sociale ed economica: saranno promosse nuove forme di abitare e supportati i settori strategici per la crescita della città.

Il Pat immagina una Verona composta da quartieri ben interconnessi e ricchi di servizi di prossimità, con una forte integrazione tra i principali settori di sviluppo: ecologico-ambientale, storico-culturale e infrastrutturale.

Il piano evidenzia otto aree di vocazione specifiche di Verona: città dell’acqua e del suolo, città sana, città della filovia, città storica, città dei quartieri, città laboratorio, città universitaria e città abitabile.

Per quanto riguarda il territorio di Montorio il PAT contempla la realizzazione del Parco delle Risorgive, che potrebbe svilupparsi attraverso un processo di co-sviluppo con le “progettualità territoriali emerse durante la fase di ascolto […] ben delineate e sostenute dalla comunità e dal vivace e dinamico tessuto associativo presente sul territorio”.

L’ambito del sistema delle acque e delle risorgive trova uno proprio spazio di approfondimento nel documento preliminare del Pat.

Il sistema delle acque e delle risorgive comprende gli ambiti delle Risorgive di Montorio e del Fiume Fibbio e l’ambito delle Risorgive a sud di Verona (Cà di David), entrambi di elevata rilevanza naturalistica e storico culturale.
Il sistema delle risorgive di Montorio è un caso emblematico dove il sistema delle acque naturali si fonde armoniosamente con il tessuto storico-culturale in un complesso palinsesto architettonico, artistico, archeologico e paesaggistico. Questa zona, caratterizzata da sorgenti naturali e corsi d’acqua, non solo offre un habitat per la biodiversità locale, ma rappresenta anche un elemento di identità storica e culturale per la comunità. L’idea è quella di istituire il Parco delle Risorgive e del fiume Fibbio con il fine di valorizzare congiuntamente natura e cultura attraverso obiettivi di tutela, promozione, riqualificazione, cura e coinvolgimento attivo della comunità e andando a completare il quadro di una città costruita sull’acqua o meglio su un “suolo disegnato dall’acqua”.
Il Parco delle Risorgive e del Fiume Fibbio pone infine l’attenzione su questioni emergenti di rilevanza metropolitana come il sistema dei parchi territoriali e della rete ecologica e la loro continuità oltre i confini comunali.

Nell’analisi del PAT viene evidenziato anche il Sistema delle valli e delle colline che circondano Verona, con i cunei verdi a nord, collega la città al territorio circostante, mantenendo anche importanti relazioni idrologiche con le aree sub-alpine. Le colline veronesi, caratterizzate da un paesaggio di grande bellezza e valore ambientale, ospitano una ricca biodiversità, con vigneti, oliveti e antichi borghi che riflettono una lunga storia di interazione tra uomo e natura.

In questo quadro si delinea il Parco Collinare Lessineo est che include la parte conclusiva della Val Squaranto che risale fino alla Lessinia: uno degli ambiti di maggior naturalità dell’area e dotato di una forte omogeneità paesaggistica.

I crinali mantengono caratteristiche naturalistiche elevate con la presenza di vaste aree boscate intervallate da attività agricole che, a seconda dell’altitudine, privilegiano il pascolo, le vigne e l’uliveto. Diversamente che nella parte occidentale, questo ambito, più distante dalla città, ha saputo differenziare le produzioni favorito anche dalle caratteristiche ambientali, e mantenuto un tessuto agricolo ancora sufficientemente efficiente. Questo paesaggio è inoltre fortemente legato al sistema delle risorgive di Montorio e alla progettualità del Parco delle Risorgive e del Fiume Fibbio.

Il piano mira anche a creare un sistema diffuso di qualità sul territorio, integrando elementi storico-culturali, naturali e paesaggistici. Il processo di ascolto e mappatura delle pratiche di innovazione urbana ha permesso di individuare iniziative locali per promuovere l’istituzione di ecomusei e aree di rilevanza regionale. Tra questi anche l’Ecomuseo preafita – Castello di Montorio, promosso da una rete di associazioni ed oggetto di un patto di sussidiarietà (n. 45). Esso interessa un territorio peculiare sotto il profilo storico-etnografico posto tra Valpantena e Valsquaranto, divise dalla dorsale della Preafita. Naturalmente il fulcro di questo Ecomuseo sarà il Castello di Montorio.

Fonte informazioni: Comune di Verona


Ecco il percorso multimediale realizzato dall’Associazione montorioveronese.it:

A spasso con Dante fra le “divine” acque montoriesi. Un percorso multimediale realizzato con una “app”.

Nella foto il Tondello, una delle sorgenti di Montorio

 


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