Con provvedimento del 27 gennaio 2025 il Direttore dell’Unità Organizzativa Servizi Forestali della Regione Veneto ha autorizzato la trasformazione di una superficie boscata, distinta al catasto del Comune di Verona loc. Mizzole in via Prove su parte dei mappali numero 33, 93 e 132, foglio n. 62, per una superficie di mq 4.387 in altra qualità di coltura (vigneto) a condizione che venga eseguito il miglioramento colturale di una superficie forestale di mq 15.500 localizzata sempre sul foglio 62, mappali numero 33p, 35, 36, 38, 39, 40, 44, 93p, 143, 144.
Il progetto di miglioramento prevede le seguenti particolari prescrizioni espressi dalla Commissione Tecnica Regionale Decentrata LL.PP., come recepite anche dal Parere favorevole con prescrizioni dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Verona:
- tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le relazioni e gli elaborati grafici allegati redatti dali professionisti incaricati;
- l’impianto del vigneto dovrà prevedere l’impiego di materiali compatibili con l’ambito paesaggistico, in particolare di pali di legno o corten (metallo arrugginito) per i sostegni intermedi; necessariamente di legno i pali di testa (meglio se in castagno, rovere, frassino o quercia) e di cavi non riflettenti. Va evitato quindi l’uso di pali di cemento (di qualsiasi tipo, anche colorati), e di qualsiasi altro elemento di recupero, nonché di materiale lucido riflettente;
- “l’area di intervento è da considerare a rischio archeologico, essendo collocata in un comparto territoriale noto per la presenza di insediamenti antichi, in particolare di età preistorica e protostorica. Considerati i movimenti terra previsti dal onde evitare i danni derivanti da rinvenimenti archeologici fortuiti e la necessità di modifiche, anche sostanziali, al progetto in questione, è opportuno che gli interventi di scavo siano condotti con assistenza di archeologi dotati dei prescritti requisiti di professionalità, con oneri a carico della Committenza”;
- dovrà sempre essere assicurata la corretta regimazione delle acque meteoriche superficiali (anche durante l’esecuzione dei lavori) al fine di evitare fenomeni di ristagno o di erosione nell’area oggetto dei lavori e nei terreni limitrofi.
- in merito alla tutela delle specie e degli habitat di specie della rete Natura 2000, si prescrive, per limitare gli eventuali disturbi all’avifauna, che “i lavori in oggetto dovranno essere eseguiti nei periodi in cui non si ha nidificazione (indicativamente da ottobre a marzo) e, al fine di ridurre l’eventuale disturbo arrecabile alla fauna stanziale ,si dovranno limitare gli orari di lavoro alle ore centrali della giornate (circa dalle 9 alle 17) per evitare il disturbo acustico nei momenti di maggiore attività degli animali, ovvero all’alba ed al tramonto”;
- i lavori e le prescrizioni, dovranno essere eseguiti entro e non oltre il termine di ventiquattro mesi dalla data dell’autorizzazione regionale.
- (…)
Il rilascio dell’autorizzazione alla riduzione di superficie boscata è stato subordinato all’avvenuto presentazione di una cauzione mediante fideiussione vincolata alla Regione del Veneto del valore di € 8.800,00 che potrà essere svincolata solo dopo che sarà stata verificata la regolare esecuzione dei lavori, in osservanza delle prescrizioni impartite (immagine, particolare del solo mappale 132 mancano mappali 33 e 93).
Il provvediemento regionale prevede che qualora i lavori vengano eseguiti in difformità dalle prescrizioni impartite provvederà ad incamerare la somma relativa al deposito cauzionale, inoltre la parte richiedente prima di cominciare i lavori, dovrà verificare la necessità di acquisire dall’Amministrazione Comunale competente il preventivo titolo abilitativo edilizio.
Alberto Speciale
(Foto di copertina: particolare fg. 62, mapp. 132 estratto da SIGI)