Zanzare e zecche: attenzione animali pericolosi


3Prevenzione delle arbovirosi

Le arbovirosi sono malattie infettive trasmesse da artropodi (come zanzare, zecche e flebotomi) che possono colpire sia gli esseri umani che gli animali. La trasmissione avviene attraverso la puntura o il morso dell’artropode infetto. In Italia, alcune arbovirosi endemiche includono la febbre del West Nilo, l’encefalite da zecche, e l’infezione da virus Usutu. 

Il cambiamento climatico in atto comporta nuovi rischi per la salute dovuti anche all’aumento di vettori come zecche e zanzare. Una puntura di una zanzara o un morso di una zecca possono essere più che una semplice scocciatura e rappresentare un vero e proprio problema di salute. La maggior parte delle punture/morsi sono innocui ma alcune zanzare e zecche possono trasmettere malattie virali anche gravi, chiamate arbovirosi. Le zecche possono inoltre trasmettere malattie batteriche come il morbo di Lyme. I sintomi più comuni di queste malattie sono febbre e malessere generale.  In alcuni casi, soprattutto nelle persone anziane e nei soggetti fragili, queste malattie possono causare problemi di salute anche gravi. Le più diffuse nel Veneto sono: la Febbre del Nilo Occidentale (West Nile), trasmessa dalla zanzara comune durante il periodo estivo e le malattie da morso di zecca quali la meningoencefalite (TBE) e il morbo di Lyme. Anche i viaggi al di fuori del nostro Paese possono rappresentare un pericolo per le malattie virali trasmesse da vettori:   dengue, chikungunya, e zika sono una problematica emergente. Non da ultimo,  è fondamentale verificare se nel Paese in cui si viaggia ci sia a rischio di malaria (una malattia grave in cui la zanzara trasmette un parassita all’uomo): un’adeguata profilassi comportamentale e farmacologica può salvare la vita.

Cosa fanno Comuni e Aziende ULSS per ridurre i rischi legati a questa problematica?

Ogni anno eseguono interventi mirati nei tombini e nei fossati per ridurre le zanzare nelle aree pubbliche e periodicamente controllano se siano presenti infestazioni. Non li vedrai nebulizzare prodotti nell’aria perché agiscono sulle larve di zanzara.
 

Cosa può fare ognuno di noi?

Fare prevenzione è fondamentale. Essere consapevoli dei rischi, prevenire le punture/morsi e contrastare la diffusione delle zanzare anche nelle aree private. 
 

Elimina periodicamente le raccolte d’acqua all’esterno dell’abitazione a partire dal periodo primaverile e durante tutto il periodo estivo : ricordati in particolare di svuotare vasi e sottovasi, pulire le grondaie e coprire con teli o microreti le raccolte d’acqua che non puoi rimuovere.
 

Utilizza prodotti larvicidi

– Cosa sono i larvicidi?

I larvicidi sono delle pastiglie che uccidono le larve impedendo che si sviluppino in zanzare. Puoi trovare questi prodotti nei consorzi agrari, in farmacia, in negozi specializzati (anche e-commerce). Devono essere applicati periodicamente nei tombini e nelle caditoie dove c’è acqua stagnante

– Che prodotti usare e come usarli?

Possono essere utilizzati prodotti a base di: Pyriproxifen, S-Methoprene, Bacillus thuringiensis. Consultare sempre le schede tecniche dei prodotti per la periodicità e le modalità di applicazione.

– E se uso gli adulticidi?

I prodotti nebulizzati nell’aria o sulla vegetazione per uccidere le zanzare adulte hanno un effetto debole e di breve durata. Sono dannosi per l’uomo, gli animali e l’ambiente e devono essere utilizzati solo in presenza di criticità sanitarie molto particolari.
 

Adotta zanzariere nella tua abitazione: assicurati che le finestre e le porte siano dotate di questi barriere fisiche per impedire l’accesso alle zanzare.
 

Usa repellenti adeguati: nel periodo estivo applica prioritariamente repellenti cutanei sulla pelle esposta  (DEET, Icaridina, etil butilacetilaminopropionato o Paramatandiolo) e insetticidi sui vestiti (permetrina) quando ci sono molte zanzare, specialmente durante le ore del tramonto e dell’alba.
 

Vestiti in modo adeguato: Coprire la pelle con abiti che riducono l’esposizione ai morsi di zecche e zanzare è uno dei modi migliori per proteggersi. Pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe offrono una barriera efficace contro i vettori. Infila i pantaloni nei calzini quando fa escursioni in montagna: le zecche sono comuni e infilare i pantaloni nei calzini può aiutare a prevenire il loro morso. Quando vai in montagna inoltre, scarpe chiuse alte, che coprano anche la caviglia, offrono una maggiore protezione rispetto alle scarpe aperte. Dopo un escursione è sempre raccomandato spazzolare i vestiti prima di rimuoverli e in ogni caso controllare la cute.
 

Maniteni curato il verde della tua abitazione: Tagliare l’erba regolarmente riduce gli habitat favorevoli a zecche e zanzare, riducendo così il rischio di esposizione. E’ importante rimuovere detriti e foglie cadute nel proprio giardino per diminuire le aree in cui questi vettori possono nascondersi e riprodursi. Potare gli arbusti e gli alberi riduce l’umidità e creando un ambiente meno favorevole alla loro proliefrazione.
 

Informati prima di partire per un viaggio: ogni viaggiatore è unico e ogni viaggio è diverso. L’esplorazione di altri Paesi e territori è sempre un’occasione per conoscere cultire diverse e allargare i propri orizzonti. E’ importante viaggiare con consapevolezza per tutelare la propria salute, ma anche quella dei propri cari al rientro dal viaggio. In alcuni casi il viaggiatore potrebbe essere veicolo di malattie al rientro. Informati sempre presso l’ambulatorio viaggiatori del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della tua Azienda ULSS prima di partire.
 

Vaccinati per la TBE: se vivi in un’area a rischio, fai spesso escursioni in montagna o fai attività che comportano possibile esposizione alle zecche, la vaccinazione ti può proteggere contro le manifestazioni gravi di questa malattia.

Come proteggersi dalle zecche?

Le zecche sono parassiti di molti animali, come uccelli, rettili e mammiferi, compreso l’uomo. Sono diffuse un po’ dappertutto nell’ambiente e ne esistono di diversi tipi: solo in Italia se ne contano 40 specie diverse.

Quella più rischiosa per l’uomo è la zecca dei boschi (Ixodes ricinus), che parassita molti animali selvatici e domestici, e può trasmettere malattie di una certa rilevanza come l’encefalite da zecca, di origine virale, e la malattia di Lyme o borreliosi, causata dal batterio Borrelia.

Link Utili

 

 

Fonte informazioni: Vivo Bene Veneto – Piano regionale Prevenzione del Veneto

 


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